Apri la cartina della 4a tappa
Capanna Tita Secchi (1740m) - Passo della Berga (1527m) -
Passo della Spina (1521m) - Rifugio Rosa di Baremone (1456m) - Monte Breda
(1504m) - Piana dei Bandì - Monte Suello - Convertino (390m) - Ponte
Caffaro (368m, nelle vicinanze Locanda al Pescatore)
circa 6 ore
Dalla
Capanna Tita Secchi, con partenza di buon mattino per evitare la calura del
giorno nel tratto con le quote più basse dell’intero percorso, si ritorna
verso il Passo delle Portole (m 1726, ore 0.15) e si prende la strada
asfaltata in discesa verso est, in direzione del Passo del Baremone. Si
transita per il passo della Berga (m 1527), da cui rivolgendo lo sguardo in
direzione del cammino appena percorso si apprezza l’ampia parete sud del
Dosso Alto, mentre in direzione sudovest si scorgono i contrafforti della
Corna Blacca. Si prosegue quindi sul tracciato, su strada a tratti asfaltata
e in altri sterrata, mentendosi in quota e attraversando due gallerie si
raggiunge il passo della Spina (m 1521). L’ambiente circostante è
suggestivo, caratterizzato da numerosi risalti di roccia calcarea immersi
nel verde della valle della Spina, che ha in gran parte mantenuto il suo
aspetto selvaggio. Continuando sulla strada, ora in ambiente alberato con
bei prati e boschi di faggio, si giunge quindi al Rifugio Rosa di Baremone
(m 1450, ore 1.20 (1.35)). Facendo attenzione, poco sotto il Rifugio Rosa di
Baremone in corrispondenza del Passo del Marè (m 1401) s’imbocca a sinistra
il Sentiero n. 4 in direzione del Forte di Cima Ora. Inizialmente il
sentiero si presenta in forma di strada forestale sterrata immersa in un
bosco di faggi, fino al Forte di Cima Ora (m 1535, ore 0.45 (2.20)). Dopo il
forte la traccia ritorna a presentarsi in forma di sentiero, percorrendo le
creste verso il Monte Breda con percorso che in parte segue il filo di
cresta e in parte taglia il versante settentrionale, più ricco di
vegetazione. All’altezza del forte è importante evitare di imboccare il
sentiero che scende decisamene verso nord in direzione dell’abitato di
Bagolino. Poco dopo, almeno per chi vuole evitare di allungare
significativamente il percorso, è altrettanto opportuno non farsi confondere
dagli invitanti sentierini secondari che si spostano sul versante sudest: si
tratta di tracce molto esposte con interessanti scorci fotografici sul lago
d’Idro ma senza sbocchi sul sentiero principale. Il sentiero prosegue
rimontando le pendici del Monte Breda (m 1503, ore 0.30 (2.50)), balcone
panoramico sull’Eridio.
Sebbene
la cartografia Compass non ne dia ragione, indicando una costante discesa,
il tracciato presenta nel tratto successivo denominato Piana dei Bandi un
susseguirsi di saliscendi, fino alla Località le Pozze (m 986) dopo
l’improbabile Monte Suello le cui pendici conducono a Ponte Caffaro.
La
Piana dei Bando offre un costante panorama sul sottostante lago d’Idro, vero
specchio per le vette circostanti, e sui borghi di Vesta e di Vantone sulla
sua sponda orientale, adagiati sui conoidi di deiezione dei torrenti
affluenti laterali del lago. Giunti alla località Le Pozze, da cui si spinge
lo sguardo a nord verso le Valli Giudicarie, possiamo già scorgere
nitidamente il paese di Ponte Caffaro e parte del tracciato della tappa
successiva, verso e oltre l’abitato di Bondone.
Si
prosegue dunque in netta discesa verso Ponte Caffaro per sentiero immerso
nel bosco con ripidi e tortuosi tornanti, raggiungendo la strada che da
Bagolino porta alla località S. Antonio.
Percorsi
pochi metri della strada nel verso della discesa, fare molta attenzione ad
un’esile traccia che si scorge a valle, oltre il parapetto stradale, e che
conduce alla Località Castagneta, ormai a ridosso dell’abitato di Ponte
Caffaro. Da qui per sentieri e strada si raggiunge il ponte sul torrente
Caffaro sulla Strada Statale, che segna il confine tra Brescia e Trento.
Attraversato il torrente s’imbocca la strada appena oltre il ponte, in
direzione est, percorrendola fino in corrispondenza del centro sportivo; qui
si gira a destra, verso la Località Campini, fino ad imboccare la pista
ciclabile che prosegue in direzione del lago, in località Refino. Qui si
trovano le indicazioni per la
Locanda “al Pescatore” (circa 2 km di distanza
dal ponte), ottimo rifugio con giardino in riva al lago e con ospitalità
economica ed eccellente, in particolare per chi desidera una doccia calda
dopo le ormai numerose giornate di cammino (m 388, ore 2.45 (5.35)).
Per chi preferisse una sistemazione in Bed & Breakfast consigliamo,
in posizione centrale al paese di Ponte Caffaro, il B&B Coccinella,
aperto tutto l'anno (per info
www.bbcoccinella.it).