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(Pisogne-Tignale)

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1a tappa

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Pisogne (187m) - Frazione Pieve - Frazione Terzana (497m) - Località Gasso alto - Malga Aguina (1180m) - Monte Agolo (1377m) - Punta Caravina (1847m) - Gale (1557m) - Foppella (1375m) - Rifugio Colle di San Zeno (1418m)

circa 6 ore

Da Brescia le possibilità per raggiungere Pisogne sono diverse: una tra queste, quella più ecologicamente vicina al nostro modo di concepire l’avventura completa, è servirsi del trasporto ferroviario offerto dalle FNMA sulla storica linea Brescia-Iseo-Edolo (orari disponibili sul sito www.fnmautoservizi.it). Raggiunta la bella località lacustre di Pisogne (m 187), dopo un buon caffè al bar centrale direttamente affacciato sulla piazza principale, dirigersi verso la chiesa parrocchiale e da qui raggiungere la frazione Pieve seguendo la strada. Prima del piazzale antistante il cimitero piegare a destra superando alcune abitazioni e seguire la strada tenendo la sinistra verso monte. Si raggiunge rapidamente l’alveo del torrente e, attraversato il greto del corso d’acqua (sinistra idrografica), imboccare il sentiero con segnavia bianco-rosso che risale verso la frazione Terzana. Superate le prime abitazioni della frazione Terzana (m 497) e raggiunta la strada asfaltata la si lascia alla propria sinistra e si prosegue verso destra, in direzione Gasso Alto (sentiero n. 209). Raggiunta una delle ultime abitazioni della frazione Terzana (edificio con Madonnina votiva) proseguire diritti sulla strada sterrata, sempre con segnavia bianco-rosso (attenzione: tracce molto rade). Si lasciano sulla sinistra alcune deviazioni per strade ad uso forestale e si prosegue sempre diritto per Gasso Alto, puntando alla dorsale del versante che porta alla Malga Aguina. Da qui il sentiero s’inerpica con tornanti e pendenza ripida fino a raggiungere i pascoli dove sorge la Malga Aguina (m 1253, ore 2.30 da Pisogne). Da malga Aguina, con il sentiero n. 207,  si prosegue per prati e strada sterrata in direzione est, seguendo la linea della dorsale discendente dal monte Guglielmo e dalle cime sottostanti. Si raggiunge dapprima il monte Agolo (m 1377) con un ampio pianoro, pozza d’acqua e alcuni tavoli di ristoro per poi continuare nella medesima direzione fino al roccolo della Caravina (m 1589) e quindi alla Punta Caravina (m 1847, ore 1.45 (ore 4.15)), punto più alto della prima tappa.

         

Dalla punta Caravina scendere con il sentiero 201 in direzione nord verso la Malga Medeletto. Il sentiero scende rapidamente per tornanti e, quando a destra si riconosce l’evidente malga in località Gale (struttura in muratura con tetto rosso ubicata sopra un dosso in direzione est) si lascia il sentiero e si prende una traccia sulla destra. In ogni caso è possibile seguire l’evidente sentiero n. 201 fino al Rifugio Medeletto (in gestione al Mato Grosso) per poi  rimontare in direzione est verso la località Gale (m 1557).

              

Da Gale seguire l’evidente mulattiera che scende dapprima verso destra per poi piegare immediatamente a sinistra, seguendo il sentiero 3V (segnaletica bianco-blu). Proseguendo per l’ampia strada forestale si raggiunge dapprima la Colma di Vivazzo (m 1455), quindi le malghe della località Foppella e infine il Colle di San Zeno (m 1434) e il vicino Rifugio Piardi al Colle di San Zeno (m 1418, ore 1:15 (5:30)). Si precisa che il rifugio suddetto non è gestito dal CAI e, trovandosi in località raggiungibile in auto, ha caratteristiche di piccolo albergo.


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